sting

Gordon Matthew Thomas Sumner, in arte Sting, nasce nel piccolo sobborgo di Wallsend (vicino Newcastle in Inghilterra) il 2 Ottobre 1951; si accorge subito della sua particolare predisposizione a fare musica già alla tenera età di 8 anni quando inizia a comporre ed arrangiare temi propri utilizzando una vecchia chitarra abbandonata dallo zio.

La sua forte passione per la musica ed un orecchio particolarmente raffinato nell’ascoltare e riprodurre brani di vario genere contribuiscono senza dubbio a sviluppare in lui un gusto molto elegante ed allo stesso tempo sobrio, con armonie aperte che successivamente lo caratterizzeranno e lo renderanno famoso nel mondo.

A dodici anni circa inizia a suonare come bassista nelle prime piccole band di quartiere; fu così che un giorno, durante le prove che si tenevano nello scantinato di casa del suo batterista, dalla finestra che dava su strada gli viene urlato:“Sembri una vespa con quella maglia a strisce gialle e nere che indossi, ti manca solo il pungiglione!”, che per l’appunto tradotto in inglese è: Sting.

I suoi inizi nel mondo della musica

I primi veri passi convinti verso la professione di musicista Sting li muove suonando nei piccoli locali del paese che lo contrattavano per pochi soldi; comprò successivamente il suo primo basso elettrico suonando il quale entrò a far parte di alcune jazz band locali come “Phoenix Jazzmen” e successivamente anche nella Newcastle Big Band.

In questo periodo il pungiglione inglese inizia inoltre a registrare alcune “demo tape” (provini audio) con i Last Exit, nuovo gruppo pop-rock di cui era bassista e cantante, e stringe amicizia con persone nuove e già abbastanza conosciute nel mondo musicale come Henry Padovani (suo primo chitarrista) e Stewart Copeland, figura basilare per la prossima nascita dei Police.

I Police

Effettivamente l’incontro tra Sting e Stewart Copeland può considerarsi come l’inizio di un sodalizio storico, che culminerà poi con l’inserimento del nuovo chitarrista Andy Summers e la nascita dei Police nel Dicembre del 1976 in Londra.

La band era inizialmente composta da 4 persone, ma un banale litigio tra Summers e Padovani durante il festival di Mont de Marsan in Francia per l’utilizzo del miglior amplificatore per chitarra, portò quest’ultimo ad abbandonare la band, che diventò così quel famoso trio destinato a dominare la scena musicale mondiale negli anni che vanno tra il 1976 ed il 2000.

Con i Police Sting ha prodotto 5 albums:“Outlandos d’Amour” (1978) e “Reggatta de Blanc” (1979) rappresentano la vera e propria esplosione del gruppo: all’interno di questi due LP troviamo infatti strepitosi successi come:“Next to you, So lonely, Roxanne, I can’t stand losing you, Walking on the Moon e Message in a Bottle” in cui spicca l’originalità della nuova fusione “rockreggae” di cui il gruppo era pioniere.

“Zenyatta Mondatta, Ghost in the machine e Synchronicity” chiudono la serie di 5 albums in 6 anni e segnano anche una nuova era per il gruppo; nuove armonie e ricerca di suoni sempre più avvolgenti e caratterizzati da accordi di 6a e 9a intervallati da 4a sus marcano a fuoco la indubbia potenza ed originalità della band.

La sua carriera come solista

Il 1985 segna il definitivo divorzio dei Police (ci sono molte versioni differenti circa i veri motivi dello scioglimento), e ognuno dei componenti della band inizia un nuovo cammino indipendentemente. Andy Summers inizia a produrre una fusion di tipo sperimentale, Stewart Copeland si trasferisce nel sud Italia affascinato dai movimentati ritmi di “pizzica e tarantella” caratteristici della musica popolare di quelle parti, mentre Sting completa la sua formazione musicale iniziando a frequentare grossi calibri della musica jazz quali Branford Marsalis, Omar Hakim e Kenny Kirkland.

Nasce quindi, con la collaborazione di questi mostri sacri del jazz mondiale, il suo primo album da solista: “The dream of the blue turtles” in cui troviamo evergreens come “If you love somebody set them free, Russians, Shadows in the rain, Moon over Bourbon street”. Nel 1987 viene prodotto poi “Nothing like the sun”, che sancisce la definitiva maturazione del crack inglese con veri e propri capolavori musicali come:Englishman in New York, Fragile, Will be together, Sister moon “.

Caratteristiche della sua musica

L’infanzia di Gordon Matthew subì in un certo modo influenze irlandesi da parte della nonna paterna, ma lui fu molto bravo a trarne il succo per apprendere ed immagazzinare, senza mai farsi inghiottire totalmente da esso; poco più tardi infatti non esitò ad esplorare uno ad uno tutti gli stili musicali ed a rubare i particolari che più lo attraevano dal jazz così come dal rock, dal pop come dalla musica classica da camera; è per questo motivo che, dopo la gloriosa esperienza con i Police, raggiunse il punto più alto della sua maturazione musicale impastando bene esperienze e suoni che ha elaborato durante tutto il corso della sua vita fino ad oggi dove, sessantanovenne, domina ancora scene e palcoscenici di tutto il mondo.